giovedì 19 novembre 2015

Cittadinanza italiana per matrimonio


Tanti e tanti sono stati i discorsi affrontati in relazione a questa materia, ma stando ad esaminare le fonti andremo passo passo a vedere bene di cosa si tratta. 

Moltissimi sono oramai i casi in cui un cittadino/a di nazionalità italiana e quindi in possesso di cittadinanza, convoli a nozze con una cittadina/o di nazionalità straniera, che ovviamente non gode degli stessi diritti. Diritti che però, diventano legittimi ed effettivi all'atto del matrimonio stesso, sia che esso sia solo civile, sia che esso sia anche religioso. 

Grandi polemiche nascono, non tanto in merito a questa ormai nota realtà, quanto al fatto che, se i due coniugi, di etnie diverse, e di cui uno dei due acquisisce la cittadinanza in questo caso italiana, anche se divorziati, la stessa rimane invariata. 

cittadinanza per matrimonio

Esiste una legge ben precisa che regola questa materia e che nonostante abbia subito delle modifiche, non fa nessuna citazione relativa a questa parte della stessa.

In merito di revisione della legge le modifiche sono state apportate solo riguardo l’ottenimento della cittadinanza per nascita, ovvero la tanto ormai rinomata “Ius soli” ovvero l’acquisizione della cittadinanza per nascita per chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, ma di cui almeno uno sia titolare del diritto di soggiorno. 

 Oltre questa variazione della legge in merito a tale materia, non è stata apportata nessun’altra modifica riguardante invece, come detto all’inizio, la perdita della cittadinanza dopo l’acquisizione della stessa tramite matrimonio ed in caso di divorzio. 

Si dia il caso che essendo un matrimonio, può comunque entrare in crisi, come un matrimonio tra due esseri della stessa nazionalità e quindi, nonostante subentri la separazione, non vi è nessuna modifica di legge che consente l’annullamento della cittadinanza, che, considerata effettiva a tutti gli effetti rimane invariata, permettendo comunque sia di far si che lo stesso straniero che ha ereditato la stessa, torni nel suo Paese di origine, e li, possa unirsi senza problemi con un suo conterraneo, riuscendo però a garantire ad ipotetici figli nati da suddetto matrimonio di ereditare anche essi la cittadinanza italiana datale dal padre o dalla madre in questione. 

Molti sono i casi in cui è stato proposto di poter rivedere quest’ultima clausola relativa a questo famoso “trucco" da matrimonio e divorzio” ma ad oggi non è prevista nessuna modifica espressamente effettuabile.

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