Tanti e tanti sono stati i discorsi affrontati in relazione a
questa materia, ma stando ad esaminare le fonti andremo passo passo a
vedere bene di cosa si tratta.
Moltissimi sono oramai i casi in cui
un cittadino/a di nazionalità italiana e quindi in possesso di
cittadinanza, convoli a nozze con una cittadina/o di nazionalità
straniera, che ovviamente non gode degli stessi diritti. Diritti che
però, diventano legittimi ed effettivi all'atto del matrimonio
stesso, sia che esso sia solo civile, sia che esso sia anche
religioso.
Grandi polemiche nascono, non tanto in merito a questa
ormai nota realtà, quanto al fatto che, se i due coniugi, di etnie
diverse, e di cui uno dei due acquisisce la cittadinanza in questo
caso italiana, anche se divorziati, la stessa rimane invariata.
In merito di revisione della legge le modifiche sono state apportate solo riguardo l’ottenimento della cittadinanza per nascita, ovvero la tanto ormai rinomata “Ius soli” ovvero l’acquisizione della cittadinanza per nascita per chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, ma di cui almeno uno sia titolare del diritto di soggiorno.
Oltre questa variazione della legge in
merito a tale materia, non è stata apportata nessun’altra modifica
riguardante invece, come detto all’inizio, la perdita della
cittadinanza dopo l’acquisizione della stessa tramite matrimonio ed
in caso di divorzio.
Si dia il caso che essendo un matrimonio, può
comunque entrare in crisi, come un matrimonio tra due esseri della
stessa nazionalità e quindi, nonostante subentri la separazione, non
vi è nessuna modifica di legge che consente l’annullamento della
cittadinanza, che, considerata effettiva a tutti gli effetti rimane
invariata, permettendo comunque sia di far si che lo stesso straniero
che ha ereditato la stessa, torni nel suo Paese di origine, e li,
possa unirsi senza problemi con un suo conterraneo, riuscendo però a
garantire ad ipotetici figli nati da suddetto matrimonio di ereditare
anche essi la cittadinanza italiana datale dal padre o dalla madre in
questione.
Molti sono i casi in cui è stato proposto di poter
rivedere quest’ultima clausola relativa a questo famoso “trucco"
da matrimonio e divorzio” ma ad oggi non è prevista nessuna
modifica espressamente effettuabile.
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